Vivian Suter CONCILIAZIONE 5
CONCILIAZIONE 5 è il nuovo spazio dedicato all’arte contemporanea promosso dal Dicastero per la Cultura e l’Educazione della Santa Sede. Una finestra sempre aperta sull’arte e sulla sua capacità di misurarsi con i grandi temi del nostro tempo, in modo libero e profondo, generando nuove domande, nuovi pensieri e dunque aprendo a una possibilità di trasformazione, significativa non solo sul piano culturale e civile ma anche spirituale.
Ogni progetto artistico prevede due interventi: uno nello spazio di via della Conciliazione e un altro in un luogo esterno al Vaticano, diverso per ciascun progetto, ma in dialogo con quello all'interno della galleria.
Il programma 2025, il cui tema è la Speranza, è a cura di Cristiana Perrella.
Realizzate all’aria aperta, nella foresta pluviale del Guatemala dove vive, le opere dell’artista svizzero-argentina Vivian Suter (Buenos Aires, 1949) sono il risultato di un intimo legame con gli elementi naturali. Pioggia, terra, umidità, impronte di cani, tracce di organismi vegetali e animali, intervengono sulle tele e si sovrappongono alle energiche pennellate, ai colori brillanti, alle forme astratte. Suter riconosce alla natura un ruolo importante nel completamento del suo lavoro, lasciando aperto alla casualità e all’imprevisto il risultato finale. Allestite in modo immersivo, a suggerire la lussureggiante ricchezza visiva dell’ambiente tropicale in cui nascono, queste opere ci ricordano che gli esseri umani sono parte di un mondo più ampio e interconnesso. Trasmettendo una sensibilità ecologica, ci invitano a “prenderci cura della nostra casa comune” (Enciclica Laudato si’, Papa Francesco, 2015).
L’installazione di Vivian Suter è parte del programma 2025 di Conciliazione 5, nuovo spazio per l’arte contemporanea del Dicastero per la Cultura e l’Educazione della Santa Sede. CONCILIAZIONE 5 è il nuovo spazio dedicato all’arte contemporanea promosso dal Dicastero per la Cultura e l’Educazione della Santa Sede, è a cura di Cristiana Perrella.
Una finestra sempre aperta sull’arte e sulla sua capacità di misurarsi con i grandi temi del nostro tempo, in modo libero e profondo, generando nuove domande, nuovi pensieri e dunque aprendo a una possibilità di trasformazione, significativa non solo sul piano culturale e civile ma anche spirituale.