Molti considerano che la fede e la scienza siano in conflitto, alcuni, persino che esse siano incompatibili l’una con l’altra. Questa visione, almeno sotto il profilo storico, è riduttiva in quanto è stato l’Occidente cristiano a sviluppare, seppur o forse a causa di complessi dibattiti, il metodo scientifico. La scienza come la conosciamo oggi non sarebbe stata possibile se non grazie alle Università che furono per secoli sponsorizzate dalla Chiesa nella Sua costante preoccupazione di armonizzare i dati della Rivelazione con quelli della Ragione.
Oggi, la scienza e la tecnologia hanno preso un spazio preponderante nelle nostre vite. Da una parte i progressi scientifici e tecnologici, seppure con notevoli diseguaglianze, hanno assicurato all’umanità un migliore livello di vita e una più alta speranza di vita. Dall’altra, hanno fatto emergere delle questioni etiche e antropologiche di portata epocale. Tanto che i campi delle cosiddette NBICS – Nanotechnology, Biotechnology, Information Technology and Cognitive Sciences – prospettano all’uomo la possibilità trasformare la sua stessa natura.
Il Dicastero per la Cultura e l’Educazione non pretende dare risposte a tutti questi quesiti, ma offrire spazi di riflessione e di dialogo affinché le scelte che si compiranno in futuro in ambito scientifico siano pienamente consapevoli e mettano sempre al centro la persona umana.