L'educazione è il vero nome della PACE
L'apertura del evento "La scuola è vita" , il grande evento promosso dal Ministero italiano dell’Istruzione e del Merito in collaborazione con il Dicastero per la Cultura e l'Educazione , è in programma da oggi fino al 1° novembre.
Introdotte dalla significativa esibizione del coro di studenti internazionali Choeur des Colibris, un’iniziativa che supera le barriere della disabilità unendo bambini sordi e udenti, la mattinata ha visto gli interventi del sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri, del cardinale de Mendonça e del ministro Giuseppe Valditara, che hanno sottolineato il valore educativo come fondamento di fraternità e pace. Poi, dopo un’esibizione di danza e video-mapping di forte impatto, la testimonianza dell’astronauta Samantha Cristoforetti, dall’Agenzia Spaziale Europea, ha aperto idealmente i lavori.
All’Auditorium della Conciliazione di Roma, studenti e insegnanti da tutto il mondo per l’apertura del Scuola è vita. Il cardinale Tolentino de Mendonça ha ricordato come "accanto ai giovani non s’invecchia". Dal ministro Valditara l'invito a rilanciare gli impegni del Patto globale per l’educazione. In apertura la testimonianza dell’astronauta Cristoforetti che ha messo in guardia gli studenti in platea dai rischi della “società della distrazione di massa”.
Ecco il intervento del Cardinale José Tolentino de Mendonça
" Carissimi studenti, che gioia essere qui con voi!
Davvero, è un’emozione grande. Mi sento un po’ a casa — forse perché per tanti anni ho vissuto accanto ai giovani, prima come professore e poi come vice rettore all’Università Cattolica del Portogallo. C’è un proverbio che dice: “Accanto ai giovani uno non invecchia”. Vivere con i giovani è come tenere il motore sempre acceso: aiuta a rimanere curiosi, disponibili ad imparare, a guardare il mondo con occhi aperti e nuovi.
Oggi inauguriamo insieme la settimana del Giubileo del Mondo Educativo.
Il Giubileo, come sapete, è un anno speciale di grazia che la Chiesa celebra ogni 25 anni. Quando si celebrerà il prossimo, voi sarete già adulti, uomini e donne pieni di vita ed esperienza!
In quest’anno si sono già celebrati tanti altri Giubilei settoriali — dello sport, degli artisti, dei giovani, etc. — che hanno visto la partecipazione di milioni di persone da tutto il mondo, ed oggi inizia quello dedicato all’educazione.
E sapete? È bello iniziarlo proprio con voi, perché voi studenti siete la ragione per cui esiste tutto il mondo della scuola, dell’università e di ogni progetto educativo.
Vorrei lasciarvi un piccolo messaggio: imparate a guardare sempre in alto. Imparate ad alzare lo sguardo. Guardate le stelle. Guardate gli astri veri, che richiedono di avere uno sguardo lungo. Mantenete la potenza dei vostri sguardi intatti e liberi. Non vi lasciate sequestrare dalla tirannia grigia degli schermi.
Ogni generazione ha i suoi sognatori: Dante guardava le stelle, Galileo guardava i pianeti, Pier Giorgio Frassati guardava le montagne, e il giovane San Carlo Acutis (morto a quindici anni) guardava lo schermo del suo computer, utilizzandolo come uno strumento per annunciare la Bellezza e non come fine a se stesso... e tutti, possiamo dire, cercavano la stessa cosa: la luce del senso. Qual è la luce che può offrire senso a tutto e a me stesso?
So che anche voi avete tante “stelle”. Le chiamate star: cantanti, attori, influencer, sportivi, ma anche insegnati, persone che vi ispirano e che seguite con passione.
È bello ammirarli, ma ricordatevi che anche voi siete stelle. La vostra vita deve brillare, e la vostra luce non deve spegnersi mai.
Tante star famose brillano per un momento e poi si spengono, come stelle cadenti. Ma la vostra luce resterà accesa per sempre se la terrete collegata alla sorgente delle tre grandi assi di una vita felice: la verità, la bontà e la bellezza.
E sapete una cosa? Le stelle in cielo sono belle perché brillano insieme. Se una stella brilla da sola, è solo un punto nel buio dello spazio. Ma quando tante stelle si uniscono, formano costellazioni, e quelle costellazioni servono da guida verso un mondo migliore.
Allora vi dico: non brillate da soli. Disegnate insieme una costellazione di speranza con i vostri compagni, con chi vi sta accanto ogni giorno. Cercate chi si isola, chi si sente invisibile o spento. Accorgetevi di chi vive nell’ombra e ridategli luce e speranza con la vostra amicizia. Le nostre scuole non posso diventare arcipelaghi di solitudine. La speranza è contagiosa: più la donate, più cresce.
Oggi i vostri eroi dei film viaggiano tra galassie e pianeti (come Buzz Lightyear che dice “Verso l’infinito e oltre!” ), ma la vera missione spaziale è dentro di voi. È scoprire la vostra luce e unirla a quella degli altri per formare una costellazione di speranza.
Ed è proprio questa delle costellazioni, l’immagine che guiderà tutta la settimana del Giubileo del Mondo Educativo: un cielo pieno di stelle che brillano insieme per illuminare il futuro.
Domani, Papa Leone XIV lancerà la sua prima Lettera Apostolica sull’Educazione. In essa ci ricorderà due grandi anniversari: i 60 anni del documento Gravissimum Educationis, che proclamava il diritto universale allo studio e alla formazione integrale, e i 5 anni del Patto Educativo Globale voluto da Papa Francesco, un progetto che ha unito scuole, università e comunità in tutto il mondo per educare alla fraternità universale.
Ora Papa Leone rilancerà questo progetto — potremmo chiamarlo "Patto Educativo Globale 2.0" (due punto zero) — aggiungendo tre nuovi grandi obiettivi per il futuro dell’educazione:
1. Coltivare la vita interiore. Coltivare il silenzio, la spiritualità, la ricerca del senso della vita. È stato proprio ciò che tanti giovani come voi hanno chiesto al Papa nelle inchieste di questi anni.
2. Generare un digitale umano. Imparare a usare la tecnologia e l’intelligenza artificiale in modo sapiente, per crescere come persone, non per diventare schiavi degli schermi e degli algoritmi.
3. Costruire una pace disarmata e disarmante. Imparare a disarmare le parole, a disarmare i pregiudizi, e anche a disarmare l’educazione, perché non crei divisioni tra chi ha di più e chi ha di meno. La pace, per davvero, comincia tra i banchi di scuola: nel rispetto, nell’amicizia, nei gesti quotidiani.
Ma mi fermo qui, non voglio anticipare troppo ciò che Papa Leone vi dirà giovedì 30 ottobre, quando vi incontrerà. So che vi aspetta con grande entusiasmo.
Concludo rinnovando l'invito: sprigionate la vostra luce. Brillate più che potete. Ma soprattutto, restate uniti alla fonte della luce vera, come diceva Dante, che studiate a scuola: lasciatevi sempre muovere anche voi da “l’Amor che move il sole e l’altre stelle.”
Imitare a fare il gesto della costellazione della speranza
Buon Giubileo dell’Educazione! "
Città del Vaticano, 27-10-2025
Nel corso della mattinata, frate Sidival Fila ha condiviso il suo percorso di artista e religioso, invitando i giovani a trasformare la bellezza in servizio, mentre Sister Zeph e Nhial Deng, premiati con i riconoscimenti internazionali Global Teacher e Global Student Prize, hanno testimoniato la forza dell’educazione come riscatto personale e comunitario. L’incontro con l’atleta Andy Diaz e l’esibizione della cantante Annalisa Minetti hanno unito musica e sport in un messaggio comune di fiducia nel futuro.
Laboratori, incontri e la Messa con il Papa
Nel pomeriggio, fino al 30 ottobe, cominciano i laboratori tematici, un'iniziativa che coinvolge 800 studenti e 200 docenti, in rappresentanza di 200 istituti scolastici provenienti da tutte le regioni italiane, insieme a delegazioni di istituzioni scolastiche internazionali di tutto il mondo. Un’esperienza immersiva per rispondere in modo concreto e creativo alle sfide educative contemporanee. Il progetto, articolato in quattro grandi aree di lavoro giubilari, – Cammini, Dialoghi, Orizzonti, Elementi – è ospitata tra la LUMSA, l’Augustinianum e Palazzo Cesi e si sviluppa a partire da una riflessione sugli impegni delineati dal già citato Patto Globale sull'Educazione e la Cultura. Ciascuna attività sarà orientata alla produzione di un "output" (risultato finale) progettuale che rappresenterà la sintesi del lavoro svolto dagli studenti: un atlante dei cammini educativi, una lettera collettiva al Santo Padre, un glossario della speranza e una performance artistica originale. I risultati saranno presentati pubblicamente nel corso della giornata conclusiva dei laboratori, il 30 ottobre, in occasione dell’incontro ufficiale con Papa Leone, dedicato agli studenti di tutto il mondo.