"Una giornata particolare" con Viggo Mortensen
Introduzione alla proiezione di "Una giornata particolare" al Cinema Troisi di Trastevere il 16/11/25, di seguito all'Incontro di Papa Leone XIV con il Mondo del Cinema in Vaticano.
Grazie per essere venuti a vedere un film con me domenica mattina.
Ho scelto "Una giornata particolare" di Ettore Scola perché questo film è scritto e realizzato con finezza e grande attenzione ai dettagli, con splendide interpretazioni di Sophia Loren e Marcello Mastroianni. E anche perché il film solleva molti interrogativi su come un'intera nazione possa rinunciare all'istinto di resistere alla violazione dei diritti umani fondamentali delle persone e dei gruppi emarginati. Si chiede come noi, come esseri umani, possiamo dimenticare la lezione che la discriminazione di un gruppo è pericolosa per tutti i gruppi nelle nostre società. Perché il patriottismo si confonde con il nazionalismo? Come la pressione al conformismo dovuta alla paura fisica ed economica consente l'ascesa di un nazionalismo brutale che mina i concetti di compassione e di rispetto fondamentale per tutti i cittadini?
Ho visto questo film per la prima volta quasi cinquant'anni fa.
Mi ha commosso profondamente allora e di nuovo durante il lockdown dovuto al COVID cinque anni fa, quando decisi di guardarlo insieme a molti altri film che avevo visto e apprezzato alla fine degli anni settanta. Forse più di tutti quelli, questo film mi è sembrato ben fatto e di grande impatto come la prima volta che l'ho visto. E i parallelismi tra le minacce alla democrazia e alla libertà di pensiero individuale nell'Italia del 1938 e quelle che affrontiamo oggi, in Europa come negli Stati Uniti, mi sono sembrati evidenti nel 2020 come lo sono oggi.
In questo film vediamo e sentiamo i segnali d'allarme di un'autocrazia fascista sempre più brutale, evidenti già 87 anni fa, e potremmo chiederci perché così poche persone si siano schierate a favore degli ideali democratici a quel tempo. Penso che dovremmo rispondere alla stessa domanda oggi.
Il Papa e il Vaticano usano la parola “speranza" quando parlano del ruolo che le arti, e in particolare le storie cinematografiche, possono avere nella società. Un apprezzamento per l'espressione artistica e un sincero interesse per la cultura possono aiutarci a condividere buoni modelli di interazione, a dare priorità alla compassione e alla curiosità rispetto alla crudeltà e al pregiudizio. Plaudo ai progressi compiuti da Papa Leone, così come dal defunto Papa Francesco, nel riconoscere la sofferenza di molti gruppi emarginati, e anche nell'iniziare ad affrontare onestamente la lunga e terribile storia di abusi sui minori commessi impunemente all'interno della Chiesa in così tanti paesi. La democrazia e la verità sono a rischio in tutto il mondo oggi. Avidità ed egoismo, disonestà nelle parole e nelle azioni, sono i modelli di comportamento che troppi dei nostri leader presentano ai cittadini. Sicuramente il Papa sa che abbiamo ancora molta strada da fare, ma ogni piccola vittoria conta.
"Una giornata particolare" è una di quelle piccole vittorie. È una storia che ci mostra molto chiaramente il valore dell'interazione con mente aperta e generosità d'animo con chi ci sembra diverso. In questo film assisteremo a come un incontro casuale tra due persone molto diverse ma ugualmente abbandonate li trasformerà entrambi, almeno per un giorno.
È anche d'aiuto il fatto che, nei ruoli di Gabriele e Antonietta, Marcello Mastroianni e Sophia Loren offrano interpretazioni straordinariamente sottili e sensibili. Secondo me, non sono mai stati così bravi in nessun film. La chimica tra loro è meravigliosa, come vedrai.
Mi sono dilungato troppo, quindi concludo con questo. In una di quelle strane coincidenze, Ettore Scola era apparentemente un bambino di 7 anni da qualche parte tra le masse che celebravano l'arrivo di Adolf Hitler a Roma in quel giorno di maggio 1938, indossando diligentemente una camicia nera da bambino. Quello stesso giorno, l'8 maggio, in Danimarca, un paese che solo due anni dopo sarebbe stato occupato dai fascisti tedeschi, mio padre compiva nove anni. Cose della vita...
Spero che apprezzerete questo film tanto quanto lo ho apprezzato io.
Grazie.
Viggo Mortensen