A Mario Martone il Premio Bresson
Il cardinale Tolentino de Mendonça sarà in dialogo a Venezia con il regista
Consegnato, questa mattina a Venezia, al regista Mario Martone il Premio Bresson, assegnato dalla Fondazione Ente dello Spettacolo e dalla «Rivista del Cinematografo» in occasione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. Ha pronunciato la Laudatio il prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione, cardinale José Tolentino de Mendonça, che in serata dialogherà con il regista — modera Aldo Cazzullo — prima della proiezione del film Nostalgia.
Il cardinale si è soffermato su vari aspetti che caratterizzano il cinema di Martone affermando che i suoi film «risolvono dentro la propria parabola narrativa le incongruenze, le distonie, le irresolutezze della vita senza cancellarle». Quella vita che nei momenti forti di quei film «non passa, ma si rivela».
Nel suo saluto il prefetto del Dicastero per la Comunicazione, Paolo Ruffini, ha sottolineato il valore prezioso di un’istituzione come il Premio Bresson che, tra le altre cose, contribuisce a «riallacciare i fili di tante storie in una unica storia, che continua: quella dell’uomo che attraverso il cinema ricerca e racconta se stesso» e al tempo stesso a «cercare insieme la bellezza su strade al di fuori del mainstream».
Gli appuntamenti odierni rientrano nell’iniziativa intitolata Amicizia Sociale: Incontrarsi nel Giardino ospitata — presso il Padiglione della Santa Sede — dall’Abbazia di San Giorgio Maggiore-Benedicti Claustra Onlus, nell’ambito della Biennale Cinema, giunta quest’anno alla 80esima edizione, ma anche della Biennale Architettura 2023.
Si tratta infatti anche di un’occasione per visitare e conoscere il Padiglione della Santa Sede; la mostra intitolata come l’evento, Amicizia Sociale: Incontrarsi nel Giardino; l’installazione O Encontro dell’architetto portoghese Álvaro Siza (Premio Pritzker nel 1992), e l’orto-giardino disegnato sponsored bydal collettivo italiano Studio Albori.