Papi e sport
La Chiesa ha sempre avuto un rapporto diretto o indiretto con lo sport, e nel XX secolo assistiamo a un’intensificazione di questo rapporto attraverso la figura stessa del Romano Pontefice. La rivista “Ecclesia” (rivista mensile della Conferenza Episcopale Spagnola) ha dedicato l’edizione di questo mese (luglio 2024) al tema «Fede e sport», nella prossimità dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi. Ripubblichiamo l'articolo del nostro Dicastero in questa rivista, su una breve storia del rapporto dei Papi e lo sport nel XX secolo.
Testo dell'articolo:
Fin dalle sue origini, la Chiesa ha sempre avuto un rapporto diretto o indiretto con lo sport. Basta guardare le lettere di San Paolo, gli scritti dei Padri della Chiesa, i decreti conciliari del Medioevo, i documenti pedagogici degli ordini religiosi dell'età moderna o i pronunciamenti pontifici, soprattutto a partire dalla fine del XIX secolo.
Ma se per tutti questi secoli la Chiesa ha messo “lo sport al servizio della fede”, con l'esplosione del fenomeno sportivo, in particolare a partire dalla rivoluzione industriale (XVIII secolo) e dallo svolgimento dei Giochi Olimpici dell'era moderna (1896), il Romano Pontefice ha cominciato lentamente a riconoscere la centralità di questo fenomeno, al punto che ora intende mettere “la fede al servizio dello sport”.
Nonostante altri sporadici pronunciamenti del passato[1], un esplicito riferimento pontificio è l'enciclica Rerum Novarum (1891) di Papa Leone XIII, che lascia il primo seme di quella che sarà la proliferazione delle associazioni sportive cattoliche, facendo riferimento all'importanza di creare associazioni che, grazie al progresso della cultura, rispondano alle nuove abitudini e ai crescenti bisogni dell'esistenza umana[2].
Nel corso del XX secolo, tra Pio X (1903-1914) e Giovanni Paolo II (1978-2005)[3], troviamo un crescente interesse per questo fenomeno attraverso numerosi pronunciamenti pontifici, in cui la Chiesa (attraverso la voce dei Papi) presenta una visione dello sport basata sulla centralità della persona umana, sul rispetto della sua dignità, sulla sua crescita integrale, sulla sua educazione, sulla sua relazione con gli altri, capace di realizzare il valore dell'universalità che fa del messaggio sportivo uno strumento di promozione di valori come la fraternità, la solidarietà e la pace. Emblematica la domanda di Pio XII agli atleti italiani nel 1945: «Come potrebbe la Chiesa non interessarsi (allo sport)?»[4].
La cosa curiosa è che non solo il Papa si interessava allo sport, ma anche lo sport si interessava al Papa: numerose sono state le udienze private di squadre sportive con il Santo Padre, l'organizzazione di eventi sportivi con la sua presenza (compreso lo sport paralimpico), l'organizzazione di eventi sportivi in Vaticano (ad esempio l’incontro dei ciclisti del Giro d'Italia) e la dedica di eventi o spazi sportivi con nomi papali[5].
Un altro dettaglio curioso è rappresentato dai soprannomi sportivi attribuiti ad alcuni Papi: Leone XIII ("il Papa del nuoto"), Pio X ("il Papa dello sport"), Pio XI ("il Papa dell'alpinismo"), Giovanni XXIII ("il Papa olimpico", per aver ospitato gli atleti alle Olimpiadi di Roma del 1960), Giovanni Paolo I ("il Papa del ciclismo"), Giovanni Paolo II ("il Papa della polisportiva") e Papa Francesco ("il Papa tifoso", in riferimento alla sua appartenenza come “tifoso tesserato” al club San Lorenzo in Argentina)[6].
In mezzo, il riferimento cruciale del Concilio Vaticano II, che richiama i doveri più urgenti dei cristiani in relazione alla cultura: «il tempo libero sia ben impiegato, per il riposo dello spirito e la salute dell'anima e del corpo, (...) anche con esercizi e manifestazioni sportive, che contribuiscono a mantenere l'equilibrio psichico, anche nella comunità, e a stabilire relazioni fraterne tra uomini di ogni condizione e nazione, o di razza diversa»[7]. Nell'Anno della Redenzione 1984, abbiamo osservato il primo Giubileo dello Sport (12 aprile), evento che si è ripetuto il 29 ottobre 2000 (nello stesso contesto giubilare), in occasione di un incontro del Santo Padre con gli sportivi allo Stadio Olimpico di Roma.
Ma tra tutti i Papi, possiamo ammettere che Papa Francesco è probabilmente uno dei più interessati allo sport, viste le sue numerose udienze private e i suoi discorsi sul tema. Come afferma esplicitamente: «La Chiesa, proprio perché lo sport testimonia qualità importanti della persona, non può ignorare i dati umani strettamente legati all'attività sportiva»[8]. Di fatto, possiamo addirittura riconoscere un articolato "magistero sportivo" di Papa Francesco, che articola lo sport con diversi ambiti: lo sport come metafora della vita[9]; lo sport e l'economia[10]; lo sport e l'educazione dei giovani[11]; lo sport e la cultura dell'incontro[12]; lo sport e la pace[13]; lo sport e la vita cristiana[14].
Infine, come spiega lo stesso Santo Padre, esiste un rapporto intrinseco tra "sport e santità": così come nessuno nasce campione, nessuno nasce santo. È il percorso di allenamento disciplinato lungo tutta la vita che ci permette di raggiungere questo traguardo[15]. Ed è per questa corona incorruttibile che il cristiano deve correre e lottare ogni giorno (1Cor 9,25). Perciò, beati quelli che praticano lo sport, perché anche per loro c'è il regno dei cieli (Mt 5,3; GS 1; EG 115).
don José Miguel Cardoso, Dicastero per la Cultura ed Educazione
in “Ecclesia”, Revista Mensual de la Conferencia Episcopal Española, Julio 2024 (n. 4.133), pp. 22-23.
[1] Per una breve panoramica sulla storia della Chiesa e dello sport: Harvey, Breve teologia dello sport, 83-146; Hoven – Carney – Engel, On the Eighth Day. A catholic theology of sport, 13-28; Kelly, «I cattolici e lo sport. Una visione storica e teologica», 557-570.
[2] Cfr. Leone XIII, Rerum novarum, 36.
[3] Per una raccolta dei principali pronunciamenti pontifici di questo periodo: cfr. Stelitano, A. - Dieguez, A.M. - Bortolato, Q., I Papi e lo sport, Libreria Editrice Vaticana, Città Vaticano 2015.
[4] Pio XII, Discorso agli atleti italiani, 20 maggio 1945.
[5] Cfr. Stelitano – Dieguez - Bortolato, I Papi e lo sport, XIX-XX.
[6] Cfr. Stelitano – Dieguez - Bortolato, I Papi e lo sport, XXI; XXI; XXX; 23; 103; 179; 313.
[7] Gaudium et Spes, 61.
[8] Francesco, Discorso alla Federazione Italiana Tennis, 8 maggio 2015.
[9] Cfr. Francesco, Incontro con i dirigenti e i giocatori delle nazionali di rugby italiana e argentina, 22 novembre 2013.
[10] Cfr. Francesco, Saluto alle squadre di calcio della Fiorentina e del Napoli, e alle delegazioni della Federcalcio e della Lega di Serie A, 2 maggio 2014.
[11] Cfr. Francesco, Discorso agli atleti e ai dirigenti del Centro Sportivo Italiano, 7 giugno 2014.
[12] Cfr. Francesco, Videomessaggio in occasione della Coppa del Mondo di calcio, 13 giugno 2014.
[13] Cfr. Francesco, Discorso ai dirigenti e agli atleti del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, 19 dicembre 2014.
[14] Cfr. Francesco, Omelia per la visita pastorale a Genova, 27 maggio 2017.
[15] Bergonzi – Pozza, Lo sport secondo Papa Francesco, 101.