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Concorso Internazionale di Fotografia: SPORT IN MOTION

notizie ‒ 04 novembre 2024

Nel contesto del Giubileo dello Sport dell'Anno 2025, che ha come motto generale la speranza, il Dicastero per la Cultura e l'Educazione desidera celebrare questa data con un concorso fotografico internazionale, sotto il titolo: “Sport in Motion”.

Lo sport è diventato uno dei più grandi eventi culturali dell'umanità, sia che si giochi sia che si guardi, ed è quindi diventato un fenomeno che la Chiesa vuole integrare anche per l'evangelizzazione (Gaudium et Spes, 61). Occorre quindi comunicare speranza allo sport, rendendolo sempre più uno spazio di umanizzazione. E lo stesso vale per il percorso inverso: che lo sport sia un faro di speranza per la nostra umanità.

 

Avvicinare tre parole

Per questo intento, il Dicastero pretende avvicinare tre parole molte volte allontanate: giovani – sport – arte.

Se l'arte, nonostante altre caratteristiche, è un atto di creatività, soggettività ed esclusività, ha anche una funzione etico-politica: mira a raccontare l'umanità e, in tale narrazione, a denunciarne i rischi e profetizzarne le bellezze (cfr. Papa Francesco, Discorso agli artisti, 23 giugno 2023). Purtroppo, se l’arte antica faceva una narrazione storica dello sport, oggi lo sport ancora non è un tema molto apprezzato nel mondo della arte. Per questo, la necessità di introdurre lo sport come un tema più presente e autonomo nella arte, in modo che, tramite l’arte, possiamo “pensare allo sport oltre lo sport”.

Da parte sua, la fotografia è l'arte che ci permette di cogliere l'istante nel tessuto della realtà, la sapienza di fissare il momento esatto di un movimento per comunicarci un certo messaggio (per cui il titolo del concorso: “Sport in Motion”). Come ci insegna la pedagogia biblica, si tratta di saper vedere i dettagli della realtà (Sal 139,2).

Per questo motivo, il concorso pretende incoraggiare una determinata fascia della società a intraprendere quest'arte: i giovani, affinché diventino produttori di arte e non solo consumatori di arte. In questo senso, il concorso si rivolge a fotografi di età inferiore ai 25 anni, fotografi professionisti oppure non, affinché i giovani possano raccontarci la realtà attraverso i loro occhi, vedendo ciò che gli adulti non sempre riescono a vedere, mostrandoci quell'“essenziale che è invisibile agli occhi” (Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry). «Non possiamo limitarci a dire che i giovani sono il futuro del mondo: sono il presente (del mondo)» (Christus vivit, 64), quindi dobbiamo incoraggiarli ad arricchire il presente con il loro contributo narrativo. E cosa dovrebbero raccontare?

Narrare lo sport come spazio di speranza, contenuto di speranza e fonte di speranza. In altre parole, lo sport come modello di pace, uguaglianza, fraternità… per la società attuale. Questo è il senso di questo concorso fotografico: essere una piattaforma artistica (la fotografia) attraverso la quale i giovani possono raccontare la speranza dello e nello sport.

 

Categorie a concorso e premiazione

Ma oltre a questo tema generale (Sport e Speranza), il concorso fotografico mira anche a combinare un altro sotto-tema di fondo, tratto dal Patto Educativo Globale. Quattro sono le sotto-categorie pure a concorso: sport e famiglia (lo sport come momento della vita famigliare), sport e disabilità (lo sport come piattaforma di inclusione), sport e politica (lo sport come risorsa accessibile a tutti), sport e ecologia (il rapporto dello sport con gli elementi della natura).

Le iscrizioni possono essere effettuate via e-mail (sportinmotion@dce.va) e ulteriori informazioni (regolamento) sono disponibili sul sito web del Dicastero: www.dce.va

La scadenza per la partecipazione finisce il 30 aprile 2025 e i vincitori saranno annunciati nel Giubileo dello Sport (14-15 giugno 2025). I vincitori avranno come premio un incontro con il Santo Padre, la visita ai Musei Vaticani, un workshop nel giornale Osservatore Romano e la divulgazione internazionale delle foto nei mezzi di comunicazione della Santa Sede.

    Questo concorso avrà come partners l’Osservatore Romano, Patto Educativo Globale, Fondazione Pontificia Gravissimum Educationis e Athletica Vaticana.

 

Padrino del concorso: Giovanni Zenoni

Giovanni Zenoni, classe 2002, è un giovane appassionato di sport e fotografia, che spende la maggior parte del suo tempo dietro l’obiettivo di una macchina fotografica. Alcuni suoi scatti sono stati selezionati come foto sportive dell’anno nelle categorie “Cycling” nel 2022, “Acquatics” nel 2023 e hanno ricevuto due menzioni speciali nella categoria “Winter sports” nel 2024.  È stato inserito tra i migliori 10 “Young Reporters under 30” dall’Associazione della Stampa Sportiva Internazionale e ha vinto il premio “Giovane Promessa” dall’Unione Nazionale Veterani Sportivi. Collabora con varie agenzie e brand autorevole, e le sue foto sono state già pubblicate sui maggiori giornali nazionali / internazionali e sui magazine.

Giovanni Zenoni oltre a essere padrino del concorso, farà parte della giuria dello medesimo e pure scatterà alcune foto per il Giubileo dello Sport.