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Incontro mondiale dei delegati della Pastorale dello Sport

notizie ‒ 23 maggio 2024

La mattina del 16 maggio 2024, il Dicastero ha ospitato l'incontro mondiale dei delegati di pastorale sportiva nominati dalle Conferenze Episcopali. Alla presenza di 25 delegati, l'incontro è iniziato con il benvenuto e la preghiera iniziale di evocazione dello Spirito Santo, presieduta da S.E. Cardinale José Tolentino de Mendonça.

Nel suo discorso di apertura, il Prefetto ha informato l’assemblea della volontà del Dicastero di approfondire il tema della pastorale dello sport, in considerazione del fatto che oggi lo sport è uno dei maggiori eventi culturali del mondo, sia praticato che frequentato.

Partendo dell'emblematica domanda che Pio XII pose nel 1945, in un discorso agli atleti italiani a Roma (Come potrebbe la Chiesa non interessarsi allo sport?), e facendo riferimento al “magistero sportivo” di Papa Francesco, ha sottolineato che questo approfondimento si basa su due domande interconnesse: cosa ha da dire lo sport alla Chiesa e cosa ha da dire la Chiesa allo sport?

Ha inoltre incoraggiato i delegati episcopali a promuovere la pastorale dello sport nelle varie diocesi di ciascuna conferenza episcopale, in modo da creare una rete ecclesiale coesa. L'occasione è stata anche quella di annunciare il Giubileo dello Sport, che si svolgerà tra il 14 e il 15 giugno 2025, nonché la pubblicazione di un opuscolo del Dicastero che descrive la storia, la base teologica, gli obiettivi, gli agenti, i luoghi e gli orizzonti della pastorale dello sport.

Dopo il suo intervento, l'incontro è proseguito con un "tempo di ascolto" secondo il metodo della "conversione nello Spirito". Ogni delegato episcopale è stato sfidato a condividere la propria opinione su due questioni: Quali suggerimenti propone per rafforzare il dinamismo della “pastorale dello sport”?  Come può il Dicastero aiutare gli operatori della pastorale dello sport nella loro missione?

La ricchezza e la diversità delle risposte dei delegati ha permesso al Dicastero di delineare i prossimi passi della sua missione di promuovere le relazioni della Chiesa con il mondo dello sport, affinché coloro che ne fanno parte si sentano riconosciuti «come persone al servizio della sincera ricerca della verità, del bene e del bello» (Praedicate Evangelium, 154).